Spionaggio informatico : accusati fratelli Occhionero


Allarmante ciò che è emerso in questi giorni dalle indagini che hanno rivelato attività di Spionaggio informatico (o Cyber Spionaggio). Dalle ricostruzioni sarebbe stata violata anche la casella mail di Renzi. I protagonisti sono Giulio e Francesca Maria Occhionero, conosciuti come figure di spicco nella finanza ma in realtà hacker. E’  lunga la lista di figure politiche economiche e istituzionali a cui i due avevano inviato virus per sottrarre dati. Un’attività di spionaggio andata avanti per molti anni grazie ad un hack informatico.

Nello specifico l’hack, creato da Giulio,era stato nominato “EyePyramid”,ovvero occhio della piramide. La funzione principale era quelle di clonare caselle mail in maniera discreta ed efficace. Una volta sottratte, le informazioni venivano memorizzate in un apposito server noleggiato dai fratelli  negli USA. Dopo che un’indirizzo era stato “collezionato” bastava uno smartphone o un computer per seguire in tempo reale le nuove mail. Oltre a quello di Renzi sono stati resi noti altri indirizzi infettati come quelli di Monti, Draghi,La Russa, Capezzone, Cicchitto,Brambilla. Ad ora risultano decriptati circa 100 indirizzi tra i 18000 hackerati.

L’indagine si è protratta per circa un anno ed ha visto anche la collaborazione dell’Fbi; tra le scoperte più importanti quelle riguardo la durata dell’hacking, dal 2010 ad oggi. La prima azione è stata il sequestro di tutti i beni dei fratelli Occhionero, compresi gli impianti informatici. E’ emerso anche che tracce dell’hack EyePyramid erano state individuate nel 2011 nel corso di un’altra inchiesta. I due hacker quasi certamente hanno agito anche grazie a complici all’interno di forze di polizia. Attualmente è stato trovato un sospettato,accusato di favoreggiamento, ma sono in corso indagini per trovarne altri. Si intensificano anche i sospetti di appartenenza a logge segrete di massoni Italiani di cui farebbero parte numerose figure potenti.

I fratelli ora rischiano grossi visti i numerosi capi di accusa a loro carico; tra questi intercettazioni illecite,accessi abusivi a sistemi informatici e sottrazione di notizie in materia di sicurezza di Stato. Secondo il Gip “hanno messo a rischio la sicurezza nazionale” e se ciò fosse dimostrato rischierebbero non meno di 15 anni di carcere.